E’ un dolce
tipico piemontese, consumato prevalentemente tra le Langhe e il Monferrato,
dove si coltivano una qualità particolare di pesche gialle dette “di vigna”.
Come sempre ne esistono diverse versioni, alcune con un cucchiaio di rum,
altre con il cioccolato fondente o il
cacao.
E’ difficile
stabilirne l’origine certa anche perché gli amaretti utilizzati sono quelli
classici diffusi in tutta Italia dal XIII secolo, ma non esiste negli antichi
testi di cucina traccia di “pesche ripiene” prima dell’800, né in Piemonte né
nel resto d’Italia.
LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050 TUTTI I DIRITTI RISERVATI A PIEMONTE IN BOCCA DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DEI TESTI E DELLE FOTO SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE.
Ingredienti per
4 persone:
5 pesche gialle
non troppo mature
1 etto di
amaretti
4 cucchiai di
zucchero
1 cucchiaio di
cacao
1 tuorlo
30 gr di burro
Procedimento
Lavate bene le
pesche, tagliatele a metà quattro e togliete
il nocciolo. Togliete un po’ di polpa per allargare l’incavo lasciato dal
nocciolo, ponete la polpa estratta in una ciotola e schiacciatela con una
forchetta insieme alla pesca rimasta.
Tritate gli
amaretti e metteteli nella ciotola con la polpa schiacciata delle pesche, unite
lo zucchero, il cacao, il tuorlo leggermente sbattuto e il burro fuso.
Amalgamate bene il tutto.
Riempite
con il composto le mezze pesche. Mettete
le pesche in una teglia da forno imburrata, e cuocete in forno già caldo a 180° per 30/40
minuti (dipende dalle pesche) Servitele tiepide o fredde accompagnandole con
del gelato o della panna.
Nessun commento:
Posta un commento