Questo piatto è
un meraviglioso classico della cucina piemontese che deve la sua bontà, non
solo alle carni tipiche di questa regione, ma anche all'utilizzo del pregiato
vino Barolo. Il vitigno con cui si produce è il Nebbiolo, che viene coltivato
nella zona del Barolo da tempo immemorabile, ma è grazie alla caparbietà di
Camillo Benso Conte di Cavour e di Giulia Colbert Falletti, ultima marchesa di
Barolo, che si cominciò a produrre, a metà dell'Ottocento un vino
eccezionalmente ricco ed armonioso, destinato a diventare l'ambasciatore del
Piemonte dei Savoia nelle corti di tutta Europa. La struttura di questo
vino esprime un bouquet complesso e avvolgente, in grado di svilupparsi nel
tempo senza perdere le sue caratteristiche organolettiche. Di colore rosso
granato con riflessi aranciati, possiede un aroma intenso e persistente.
Quello che rende
questa ricetta tra le più apprezzate e conosciute è anche il tipo di cottura
utilizzata che, per il brasato, varia da una a tre ore a pentola coperta
e si tratta di una cottura mista perché si fa prima una
cottura per “concentrazione”, e poi una per “espansione”. In
pratica, prima si fa rosolare l’alimento a temperatura elevata (160/180°) per
ottenere la caramellizzazione di proteine e amidi (concentrazione) che
consentono lo sviluppo di sapori gradevoli, e che creano una crosta croccante,
mentre l’interno è ancora crudo, poi si aggiunge il liquido, che può essere
acqua, brodo, vino ecc. (espansione), che ha lo scopo di diffondere
uniformemente il tutto e di cuocere e intenerire la carne. La temperatura
scende intorno ai 100°, l’umidità ammorbidisce la crosta e rende gustoso il
fondo di cottura.
LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN
QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA' DELL'AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL
DIRITTO D'AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2017TUTTI I DIRITTI
RISERVATI A PIEMONTE IN BOCCA DI MARIA ANTONIETTA GRASSI
Ingredienti per 4 persone:
1 kg di polpa di scamone o polpa di manzo
1 lt di Barolo
1 bicchiere di brodo
2 carote medie
1 cipolla media
1 gambo di sedano
2 rametti di rosmarino
1 bicchiere di brodo
2 carote medie
1 cipolla media
1 gambo di sedano
2 rametti di rosmarino
Qualche foglia
di salvia
1 spicchio
d'aglio
Una foglia
d’alloro
Qualche bacca
di ginepro e di pepe in grani
Una grattatina
di noce moscata
Un pezzetto di
cannella
Sale q.b.
Burro q.b.
Olio
extravergine d'oliva q.b.
Procedimento
Mettete in una terrina la carne e tutte le verdure tagliate a pezzi, irrorate con il vino e lasciate riposare per 24 ore rigirandola almeno una volta.
Scolate la
carne, asciugatela e fatela dorare con un po’ di burro e d'olio.
Quando è ben rosolata aggiungete le verdure e continuate a rosolare ancora per
qualche minuto.
Versate i il
vino , aggiustate di sale e fate cuocere a pentola coperta, e a fuoco
bassissimo, per due ore e mezzo circa, se dovesse asciugare troppo aggiungete
un po' di brodo caldo.
Togliete la
carne dalla pentola, eliminate la cannella e l'alloro e versate tutto il
resto
nel
passaverdura (non utilizzate il mixer perché renderebbe il sugo troppo
liquido).
Rimettete tutto
nella pentola e lasciate cuocere ancora per una decina di minuti. Il fondo di
cottura dovrà risultare morbido e brodoso, non troppo asciutto. Viceversa, se
fosse ancora troppo liquido, aggiungete un po' di fecola di patate.
Affettate
l’arrosto, versatevi sopra il sugo e ponete sul fuoco ancora per 5
minuti.
Servitelo con
una buona polenta, con del purè o con delle patate al forno.
Buon appetito!
Nessun commento:
Posta un commento