Asti
è famosa in tutto il mondo per la sua grande tradizione vinicola, anche se nel
territorio sono presenti estese coltivazioni di frutta e verdura, cereali, legumi
e il famoso tartufo bianco. I contadini, ovviamente utilizzavano quello che la
natura offriva loro e i conigli, così come le galline, erano facili da allevare
e costituivano un importante fonte di nutrimento. Le vigne, spesso ereditate
dagli avi, fornivano uve eccellenti con cui preparare il vino. Il meraviglioso
vino astigiano fu quindi consumato non solo nel bicchiere, ma utilizzato anche
per preparare gustose ricette come questa.
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Ingredienti
per 4 persone:
1
coniglio possibilmente di cascina
1
cipolla
50
gr. di pancetta
1
spicchio d’aglio
1
bicchiere di Grignolino
1
bicchiere d’acqua calda
Un
mazzetto di salvia, rosmarino,alloro e timo
20
gr. di burro
Olio
extravergine d’oliva q.b.
Sale
e pepe q.b.
Procedimento
Tagliate
a pezzi il coniglio.
Tritate
insieme rosmarino, salvia, timo, alloro e aglio.
Affettate
la cipolla.
Pestate
la pancetta e fatela sciogliere in un tegame di terracotta con il burro e due
cucchiai d’olio, unite la cipolla e
lasciate dorare dolcemente. Unite i pezzi di coniglio, il trito di erbe,
salate, pepate e fate rosolare la carne a fuoco vivace per qualche minuto, bagnate con il grignolino e lasciate sfumare.
Unite
l’acqua calda, mettete la fiamma al minimo e lasciate cuocere per un paio d’ore
(se il coniglio non è di cascina basta un’ora) aggiungendo un po’ di acqua
calda qualora la preparazione risultasse troppo asciutta.
Servite
con patate arrosto o bollite o spinaci.
Buon
appetito.
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