venerdì 12 maggio 2017

Zabaione - Sambajon

Molte leggende fanno risalire l’origine dello zambaione a Torino, confermando così la tipicità di questa ricetta.
Si narra che il frate francescano Pasquale De Bajlon nel XVI secolo, a Torino, lo ideò come ricostituente per i malati.  Egli fu santificato e la ricetta prese il nome di crema di San Bajlon storpiato poi in Sambajon.
Nei tempi andati lo zabaione era preparato in un’apposita casseruola fatta di rame (polsonetto) con il fondo ovale che obbligava il cuoco a tenere costantemente in mano il manico in modo da poter controllare la temperatura mentre scaldava a bagnomaria.



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Ingredienti per 6  persone:

6 tuorli
6 cucchiai di zucchero
6 mezzi gusci d’uovo di vino Moscato

Procedimento

In una casseruola mettete lo zucchero, unite i tuorli e sbattete con un frustino o con lo sbattitore elettrico fino ad ottenere un composto soffice e spumoso.
Aggiungete lentamente il vino e amalgamate bene.

Fate cuocere a bagnomaria mettendo la casseruola in un recipiente più grande contenente dell’acqua bollente. Fate cuocere a fuoco bassissimo e rimestate continuamente con una frusta. Quando lo zabaione si sarà gonfiato ed ispessito toglietelo da fuoco e versatelo nelle coppette.
Potete servirlo caldo o freddo accompagnato con i savoiardi o i pavesini o i krumiri di Casale Monferrato.
E’ l’accompagnamento ideale per la torta di nocciole.

Adesso si tende ad usare il Marsala, che come ben si sa è un ottimo vino siciliano, in realtà in Piemonte si utilizzava il Moscato o il Barolo, quest’ultimo nella provincia di Alessandria.



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