Piemonte in Bocca - Piemunt an boca
Questo blog è un progetto culturale enogastronomico sulle eccellenze Piemontesi che nasce con lo scopo di diffondere le molteplici ricette di questo territorio. Tuttavia la caratteristica delle più gustose pietanze piemontesi risiedeva proprio nella loro immobilità topografica: dovevano essere preparate e assaggiate ciascuna nel suo paese d’origine, ciascuna nel ristretto e ben definito territorio di produzione, cucinate con gli ingredienti del luogo e innaffiate con il vino locale.
martedì 5 settembre 2023
Ratatouille – Ratatuia
lunedì 20 febbraio 2023
Tirà piemontese
Un dolce
tipico piemontese consumato prevalentemente nelle feste ,Carnevale incluso. E’ una brioche morbidissima, a forma di
ciambella, arricchita con uvetta e mele
candite.
Deve il suo nome al fatto che veniva consumato nelle giornate di Leva,
giorni in cui venivano “tirati” i numeri, ovvero quando le nuove reclute
venivano sorteggiate per andare a prestare servizio, “Al Tiràj” o “I tiràgi”.
Ogni anno, fino al 1926 con la legge sull’ordinamento militare durante il Regno
d’Italia, il contingente dei giovani coscritti al compimento dei 21 anni di età
veniva selezionato e ripartito in base al sorteggio di un numero che stabiliva
la categoria e la durata del servizio militare; una festa che, nel Monferrato,
occupava l’intera comunità per diversi giorni, intrattenuta da musica e balli
e, ovviamente, anche dai dolci. La Tirà veniva consumata spesso con il miglior
vino a disposizione delle famiglie contadine, la riserva tradizionalmente
prodotta nell’anno di nascita della recluta, messa da parte ed imbottigliata per
essere bevuta in quel giorno tanto particolare.
Una torta, insomma, che ci narra di un tempo diverso, ma che ancora
oggi, sebbene diversa da una volta, viene apprezzata e ricordata dalla comunità
che ne ha dato i natali.
Fonte: Piemonte Top News
LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A PIEMONTE IN BOCCA DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.
Ingredienti
:
500 gr di farina 0
Procedimento
Sciogliete il lievito di birra nel latte.
lunedì 19 dicembre 2022
Patate alla savoiarda
Sono moltissime le ricette tipiche piemontesi che fondono
quelle della tradizione popolare con quelle che derivano dalla casata reale dei
Savoia.
Le prime vengono ancora oggi preparate con
ingredienti semplici e di queste fanno parte anche le patate alla savoiarda, un
piatto semplice e gustoso che richiede pochi ingredienti: patate, formaggio,
latte e burro.
La ricetta molto simile ma più raffinata è quella
francese Gratin dauphinois , piatto a base di patate e crème fraîche originario
della provincia del Delfinato, da cui deriva il nome.
Altri esempi di piatti tipici che si possono trovare
nella cucina francese e che gustiamo normalmente anche nella nostra regione
sono la tartiflette, che si prepara con patate, formaggio reblochon, cipolla e
pancetta e la raclette, una fonduta di formaggio generalmente servita con
patate al cartoccio verdure miste salumi e insaccati affettati.
LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A PIEMONTE IN BOCCA DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.
Ingredienti
per 4 persone:
600 g di patate
Procedimento
Mettete le
patate (senza sbucciarle o si impregnerebbero troppo di acqua) in una pentola con dell’acqua fredda e portate ad
ebollizione, cuocete per dieci minuti e scolate.
venerdì 16 dicembre 2022
Cavolfiore alla Cavour
Fonte: Piemonte Top News
Ingredienti
per 4 persone:
1 cavolfiore bianco non troppo grande
Pulite il cavolfiore eliminando le
foglie e la base del torsolo, suddividete le cimette e lessatele in acqua
salata per circa dieci minuti, dovranno risultare tenere ma non stracotte.
giovedì 15 dicembre 2022
Agnolotti del plin con burro e salvia- Agnolòt dël plin con bur e salvia
L’agnolotto del plin riconosciuto da anni come Prodotto Agrolimentare Tradizionale fa parte del bagaglio culturale di Langa legato al buon cibo. Il suo nome deriva dal “pizzicotto” che manualmente viene dato per chiudere il ripieno all’interno della sottile pasta sfoglia. Ogni singolo raviolo risulta così unico e diverso a riprova della sua artigianalità. Esistono vari tipi di questo particolare agnolotto: il classico di carne e verdura, particolarmente prelibato e ricercato, quello di sola carne sempre di razza bovina piemontese, quello di sole verdure da servire con un sughetto leggero di pomodoro. Il plin di Robiola di Roccaverano, quello al brasato al Barolo, quello di brasato di vitello e tartufo, di fonduta e tartufo e infine quello di gallina bionda.
LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A PIEMONTE IN BOCCA DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.
100 gr di coscia di vitello
100 gr di lonza di maiale
50 gr di salsiccia
½ cipolla piccola
½ gamba di sedano
50 gr di spinaci
1 cucchiaio di Parmigiano Reggiano
50 gr di burro
Rosmarino, noce moscata, pepe, sale q.b.
Per condire
100 gr di burro
Una ventina di foglie di salvia
Procedimento
Il ripieno potete preparalo già il giorno prima .
In una casseruola fate scaldare il burro, aggiungete la cipolla e il sedano tagliati a dadini molto piccoli, il rosmarino tritato e fate dorare il tutto per alcuni minuti. Aggiungete le carni e fatele cuocere come un arrosto, aggiustate di sale.
Lavate gli spinaci, e saltateli in padella con un cucchiaio d’olio.
A termine cottura estraete le carni dal tegame, lasciatele intiepidire poi unite gli spinaci, un pochino del sugo di cottura delle carni e tritate tutto con un mixer.
Aggiungete il Parmigiano Reggiano, l’uovo, la noce moscata e l’uovo.
Amalgamate bene tutto e lasciate riposare.
Mettete la farina e il sale sulla spianatoia, fate un buco al centro e aggiungete le uova. Impastate tutto, fino a ottenere un impasto compatto e omogeneo, formate una palla e lasciatela riposare per circa mezz’ora.
Servite con del Parmigiano Reggiano presentato a parte in una formaggiera.
Funghi trifolati - Bolè trifola
LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A PIEMONTE IN BOCCA DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.
Ingredienti per 4 persone:
1 kg. di funghi porcini
Procedimento
Raschiate il gambo dei funghi ed eliminate la terra con un panno inumidito o con della carta da cucina inumidita. (i funghi non vanno lavati sotto l'acqua corrente perché si impregnerebbero troppo). Tagliate a cubetti i gambi e a spicchi le cappelle.
lunedì 22 agosto 2022
Tomini alla piastra -Tumin
LE IMMAGINI E I TESTI PUBBLICATI IN QUESTO SITO SONO DI PROPRIETA’ DELL’AUTORE E SONO PROTETTI DALLA LEGGE SUL DIRITTO D’AUTORE N. 633/1941 E SUCCESSIVE MODIFICHE. COPYRIGHT © 2010-2050. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A PIEMONTE IN BOCCA DI MARIA ANTONIETTA GRASSI. VIETATA LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DI TESTI O FOTO, SENZA AUTORIZZAZIONE.
Ingredienti
per 4 persone:
4 tomini
Procedimento
Come spiegato sopra la parte bianca esterna non va eliminata ma avvolgete ogni tomino nella pancetta così com’è.